in italia il contenimento è partito 10 giorni fa circa con definizione delle zone rosse, chiusure scuole, teatri, ecc ecc.
lasciando passare 14 giorni, settimana prossima dovremmo vedere se la derivata seconda dei nuovi infetti si inverte oppure se è ancora in salita. Se gira in negativo, vuol dire che il contenimento ha avuto successo, ma questo non significa abbassare ancora la guardia, perchè bisogna ancora evitare delle riprese, ma almeno è un buona notiiza. se invece la derivata seconda resta al rialzo, allora significa che il contenimento non è bastato, e allora sono problemi seri. gli altri paesi del mondo sono molto indietro rispetto all'esperienza italiana. Almeno 10 -12 giorni in europa (fra ger), altri paesi sono indietro di 3 settimane almeno. mi riferisco ai vari paesi africani in cui sono emersi i primi casi (ieri nigeria, oggi marocco, cosi come indonesia e india), e includo in questa lista anche gli Usa, che, come ha detto Gottlieb ieri (ex direttore del FDA), ha perso almeno 3 settimane per i problemi del fit diagnostico non funzionante. Facendo due calcoli, abbiamo di fronte almeno 3 settimane di incremento della derivata seconda dei casi : la velocità della salita dipenderà soltanto dal numero dei test effettuati e dalla policy di trasparenza nella comunicazione dei singoli paesi (che per evitare il panico, per motivi economici o politici, si cercherà di evitare, vedi corea del nord..) In Usa la situazione è resa piu complicata non solo dai kit non funzionanti ma anche dai costi dei test : in questi giorni circolano testimonianze di persone che sono andate a fare i test e si sono viste recapitare fatture che vanno dai 1700 usd (in caso di copertura assicurativa resta questa parte a carico del malato) a 3500 usd (se si paga tutto di tasca propria). Se il governo non si prende carico di tutte le spese relative ALMENO del test, molte persone non potranno permettersi di accedere sia al test sia, tantomeno, alle cure successive (che potrebbero costare un multiplo di test sopratt se si richiede una terapia intensiva, che puo facilmente costare 3ooo $ minimo al giorno). Non ho idea di come risolveranno questo dilemma. Probabilmente in Usa la soluzione è solo un contenimento ancora piu draconiano di quello che abbiamo implementato in italia. Fossi in Usa e non avessi una assicurazione "grassa" (e sono decine di milioni gli americani in questa situazione), non potrei che fare cosi : se non ho i soldi per pagarmi test o eventuali cure successive, mi chiudo in casa, faccio una spesa assurda e mi rintano nel mio bunker per 1 mese, e aspetto che passi la tempesta. Infatti, leggendo testimonianze, i supermercati sono già stati presi d assalto e svuotati. LINK https://www.zerohedge.com/personal-finance/all-sudden-people-all-over-america-are-prepping-crazy L esempio italiano e quello coreano saranno fondamentali : se il contenimento riuscirà da noi, sarà una speranza anche per gli altri paesi che saranno ancora a brancolare nel buio. Se invece non riusciamo a contenerlo, sarà una doccia fredda per tutti. In caso di successo dell'esperienza italana e coreana, e' evidente che anche negli altri paesi dovranno essere seguiti tutti i protocolli che abbiamo implementato in italia per aver risultati simili. Se invece gli altri paesi faranno finta di niente, o , come in iran, continueranno a permettere che i fedeli bacino le grate dei templi, allora non ci sarà possibilità di ostacolare la diffusione. Avremo probabilmente un decoupling : aree che saranno totalmente tagliate fuori dagli scambi internazionali, e che resteranno tali per molti mesi, con relativi crolli economici/sociali impressionanti, e aree che pian piano usciranno dall emergenza. E' ovvio che pero' l isolamento delle frontiere, il blocco dei voli, il danno al turismo, ecc continuerà per molti mesi, proprio perchè la risposta non sarà identica in tutto il mondo ma resteranno focolai anche importanti in molti paesi. La ricaduta sui flussi del commercio internazionale continuerà almeno in tutto il secondo trimestre, con un intensità ancora da definire. Anche in italia, per fare un esempio, difficilmente il turismo riprenderà con una V : noi magari saremo pronti a accogliere i turisti, ma gli americani, i cinesi, gli asiatici in genere, che riempivano le nostre città d'arte, staranno a casa loro, ancora in quarantena , o quasi. O , memori dell italia come focolaio, non verranno.
quanto potrà durare tutto cio' ? è tutto ancora troppo fluido per dare dei tempi. Fino a fine marzo io immagino che , dal lato contagi, avremo solo un peggioramento. dopo fine marzo, si potrà capire qualcosa di piu dall analisi della derivata seconda dei contagi a livello mondiale.
Non sappiamo ancora se l arrivo del tempo caldo puo frenare i contagi per esempio.
resteranno sempre gli enormi dubbi relativi alle macroaree che riportano pochissimi casi, e che, statisticamente, dovrebbero essere invece state duramente colpite. Mi riferisco in particolare all'india e africa. queste aree resteranno per molti mesi un incognita, anche se ostinatamente produrrano poche infezioni. Se invece anche loro risulteranno aree di focolaio intenso, considerando i deboli sistemi sanitari e l elevata popolazione, l incertezza proseguirà anche nel terzo trimestre. Mi hanno accusato di catastrofismo su twitter in questi giorni. prima di giocarmi la reputazione costruita in tanti anni di presenza continua, ci penso non due volte, ma venti volte, e mi confronto con persone che hanno alle spalle uffici studi giganteschi. Questi sono gli scenari che si stanno elaborando in continuazione nelle stanze dei bottoni. Non è catastrofismo, è solo realismo. |