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Trader professionale: come?

DIVENTARE TRADER PROFESSIONALE

Diventare trader è un obiettivo raggiungibile e può rappresentare un concreto sbocco professionale.
Le barriere all'entrata sono totalmente cadute : 
  • informazioni, una volta appannaggio solo delle sale operative, sono ora facilmente  e spesso gratuitamente rintracciabili sul web.
  • Il costo di una postazione operativa con vari monitor non supera i 1.500 euro.
  • È inoltre possibile, grazie a  piattaforme che offrono un servizio di simulazione di trading (paper trading) sperimentare le proprie tecniche operative prima di investire soldi reali.
  • Sono abbondanti e numerosi i corsi di formazione.

Paradossalmente il problema è proprio quest'ultimo : ricevo molte email in cui viene manifestata la più totale confusione, da parte di trader neofiti o che desiderano fare il salto dal trading "artigianale" al professionale, nel districarsi nel mare magnum della informazione e formazione finanziaria.
Questo senso di disorientamento non è immotivato : purtroppo ci sono molti pseudo-formatori poco preparati che si approfittano dell'ingenuità degli aspiranti trader e insegnano tecniche sbagliate: il risultato è la distruzione di interi patrimoni e il definitivo allontanamento dei neofiti da questa stupenda professione.

Professionale non è necessariamente full-time.
Vorrei anzitutto fare una precisazione : non necessariamente un trader professionale deve essere full-time. La professionalità non dipende dal tempo dedicato ma dall'abito mentale con cui si approccia questo lavoro. Cosi come può essere professionale un trader part-time, cosi un trader full-time potrebbe non essere affatto professionale, pur dedicando tutto il suo tempo a seguire i mercati.
Il requisito della professionalità risiede nella disciplina con cui si studiano e gestiscono le posizioni, nell'attenzione al money management, al rispetto di una serie di condizioni di trading che allontanano il trader dall'improvvisazione e dal trading di tipo istintivo e non gestito. La prima condizione è l'utilizzo di stop loss ben piazzati : con questi si elimina il rischio rovina e si impara a gestire la posizione in qualunque condizione di mercato.

Torniamo al percorso per diventare trader professionale.
DI fronte ad una domanda di questo genere, la mia risposta non può che essere ovviamente legata alla mia esperienza più che trentennale e al tipo di analisi tecnica che ho scelto ormai da oltre 15 anni.
Questo percorso,  che vado ad  illustrare, potrebbe essere letto come un "messaggio promozionale", però obiettivamente non saprei dare altre indicazione al di fuori del percorso che io stesso ho seguito, che ritengo essere sensato, e che un certo numero di traders italiani (che all'occorrenza possono referenziare adeguatament) sta seguendo sotto la mia supervisione.

Il percorso si sviluppa attraverso 4 tappe :

1.    conoscenza delle figure base di analisi tecnica
2.    apprendimento delle tecniche di trading basate sui volumi
3.    sperimentazione sul campo utilizzando piattaforme di "paper trading"
4.    affiancamento di un supporto psico-emozionale


1. Conoscenza delle figure tecniche di base

se sei proprio a digiuno di analisi tecnica, sarebbe bene che facessi qualche corso di base pr imparare le tecniche base e leggessi un qualche libro generale, tipo questi
- MURPHY  analisi tecnica dei mercati finanziari seconda edizione Hoepli
- PRING analisi tecnica dei mercti finanziari
- NISON japanese candlstick charting techniques
Non leggerei tutto : ci sono molte parti decisamente obosolete.  Se ti interessa un approfondimento, scrivimi in privato e ti indico cosa secondo me è ancora valido.
 
In base alla mia esperienza, un eccessivo studio teorico diventa fin controproducente.
Il rischio è infatti quello di arrivare a conoscere molto bene la teoria senza maturare sul campo la capacità di concretare in azioni reali gli scenari teorici. Manca inoltre il filtro della propria emotività : tra il dire e il fare, c'è davvero di mezzo il mare.
Propongo quindi una buona infarinatura di base, cui far seguire al più presto tanta pratica.

Per accumulare pratica, ci sono vari modi :
Affiancamento a traders professionali : indubbiamente utilissimo, ma impossibile da praticare per periodi lunghi.
Frequentazione di sale operative : stare vicino ad un trader non è sufficiente per imparare per carpirne i segreti. Spesso nelle sale operative, i traders lavorano con logiche loro proprie e non hanno voglia nè tempo di insegnare, anzi si dà anche fastidio. I problemi sono quindi 1) verificare se il trader ha un metodo valido 2) sapere se ha voglia e capacità di passare le proprie tecniche.

In ogni caso, non ci si mette in gioco in prima persona, ma ci si limita a imparare le tecniche di altri.
Permane inoltre il dubbio che la tecnica utilizzata dal trader di riferimento sia valida e sia adatta al proprio temperamento.

Quest'aspetto è particolarmente importante : copio qui sotto un estratto (due pagine 39 e 40) tratte dal mio ultimo libro "trattato di trading sui volumi" (§ "Scegli la tua analisi tecnica e poi credi in questa").

"La molteplicità dei grafici e degli studi è la dimostrazione della poliedricità degli approcci che nel corso degli anni trader e analisti hanno sviluppato per interpretare i futuri movimenti dei mercati. Il trader neofita che desidera entrare in questo mondo affascinante o il trader già avanzato che vuole migliorare si trova di fronte ad una tale offerta di studi, analisi, grafici, approcci da risultarne confuso e disorientato.
Il problema è che non esiste un tipo di analisi tecnica migliore a livello assoluto, ma esiste un set di grafici e strumenti adatti a lui: il compito non facile è andare a cercare la combinazione ideale tra il trader e l'analisi tecnica più adeguata al suo profilo caratteriale.
Il trader infatti deve sentire come sua l'analisi tecnica che usa. Non c'è niente di peggio di un trader che ha poco fiducia negli strumenti grafici che utilizza come supporto decisionale.
.L'analisi tecnica infatti funziona bene quando:
1) ha dei fondamenti reali;
2) il trader è intrinsecamente convinto della sua efficacia e della bontà dei segnali.

Se si riconosce la bontà di un chart ma non se ne è convinti, diventa difficile operare. Diventa difficile entrare al momento giusto, con un timing che deriva dall'agire in modo quasi automatico, dopo aver preso una decisione in totale serenità di giudizio, e senza farsi venire troppi dubbi o rimorsi sulla validità di un pattern.
Diventa ancor più difficile far scattare uno stop quando bisogna riuscire a vincere il proprio ego, battuto dal mercato. Solo essere convinti che quello che si fa è giusto, in entrambe le situazioni, permette al trader di andare avanti.
Spesso il trader non ha fiducia negli strumenti che lui stesso usa, tanto che si basa sull'intuito, nonostante il mercato gli stia dando dei segnali chiari e indiscutibili che indicano una direzione contraria a quella che sta seguendo lui. Il trader non solo mette in dubbio i veri  segnali che provengono dal mercato, ma per suffragare il suo istinto va a cercare, fra i vari tools di analisi tecnica, quello che più si confà alla proprio visione, cosi da avere un appoggio "obiettivo" alle proprie tesi. Se l'oscillatore a 60' su 14 barre non dà il segnale di ipercomprato, sicuramente, aumentando la frequenza della rilevazione (30 o 15') o riducendo il numero di periodi dell'analisi (11 o 7 barre) troverà prima o poi un bellissimo segnale di ipercomprato da seguire.
La soluzione a questi casi non è facile, dato che si fondono insieme aspetti psicoemozionali e problematiche tecniche.

La mancata fiducia in un sistema di tecniche può sicuramente derivare da una mancata corrispondenza ai desideri e alle inclinazioni del trader.  È inutile far usare le onde di Elliott ad uno scalper: lo scalper ha bisogno di ben altri strumenti per operare che un sistema di analisi ciclica. Spesso il trader non è consapevole delle sue inclinazioni naturali, dell'orizzonte temporale più adeguato al sua DNA, e quindi brancola nel buio."

2.    Apprendimento delle tecniche di trading basate sui volumi

Il paragrafo citato si conclude con un riferimento alle tecniche di trading sui volumi, di cui sono uno strenuo fautore.
"Un primo fondamentale passo di chi utilizza questo approccio per volumi è essere consapevoli che i volumi non ingannano. I volumi non dipendono dalla scelta del framework temporale o dal numero di rilevazioni. Il trader può e deve limitarsi ad esaminarli obiettivamente senza dover necessariamente introdurre altre variabili di "gut feeling" (feeling di pancia) nella sua analisi."

Proprio per questo motivo, come dicevo sopra, non posso fare altro che consigliare questa tecnica.
Per sfruttare al massimo le potenzialità informative fornite dai volumi, ho costruito un tool grafico Vol.T . Tutte le mie analisi e i miei grafici, dallo scalping al medio-lungo termine, all'entrata usando futures oppure opzioni, avvengono esclusivamente attraverso i grafici elaborati da VolT.

Il percorso formativo che consiglio presuppone quindi che il trader neofita si doti del mio software VolT.
Il software costa 130 euro al mese + 4%. Come vedremo più avanti, abbinato all'utilizzo di questo software ci sono una serie di servizi collaterali gratuiti (chat su skype e seminari gratuiti sulle dinamiche psicoemozionali) che già da soli valgono abbondantemente il costo del software stesso.

Il software fornisce lo strumento grafico, Bisogna però capire come leggere questi nuovi tipi di grafici. La proposta formativa si articola quindi in una serie di ulteriori aiuti :
  • Per capire la filosofia e gli strumenti sottostanti l'analisi per volumi, il 13/14 maggio 2010 ho presentato all'ITF Rimini il mio nuovo libro "Trattato di trading sui volumi - interpretare i mercati moderni attraverso i volumi statici e i volumi dinamici", 390 pagine dove metto tutte le mie conoscenze sui volumi. E' un testo fondamentale per poter comprendere i segnali tecnici e seguire i ragionamenti che presento giornalmente sul sito.
  • Partecipazione alla chat : si tratta di una chat su Slack , dedicata ai soli utenti VolT: é frequentata da un numero variabile di traders s tutti molto seri e preparati. Si discute di trades, strategie, ecc. Il numero dei contributi sulla chat è di gran lunga superiore ai post che pubblico sul mio sito, dato che molti sono i traders che intervengono attivamente. Rispetto ad una chat normale, in questa si parla SOLO di trading basato su volumi : gli  interventi sono quindi tutti focalizzati su una stessa tematica, evitando cosi derive personali su sistemi di trading non condivisi.
  • Affiancamenti e seminari one-to-one: scorri in fondo alla pagina per conoscere la mia offerta formativa di seminari personalizzati One to One.

3.    Sperimentazione sul campo utilizzando piattaforme di "paper trading"

Vedere quello che fanno gli altri è utile ma non basta : bisogna sporcarsi le mani direttamente.
Per evitare di perdere ingenti somme "tentando" trades sui mercati, consiglio di effettuare un trading simulato per alcune settimane. Ci sono varie piattaforme che offrono un ambiente di trading simulato (una di queste particolarmente valida è Interactive Brokers). Il trader può cosi sperimentare , come se effettivamente stesse operando realmente, non solo le sue tecniche operative, ma soprattutto la sua risposta emotiva alle varie situazioni di mercato.
Dopo aver tradato per alcune settimane  la mattina, e passato il pomeriggio a studiare i suoi trades, sarà poi pronto per passare al trading vero e proprio.
La fase di simulazione in paper trading realistico ( e non scrivendosi su carta i trades come si faceva un tempo) è di importanza capitale : permette di accumulare un certo numero significativo di operazioni (3-400) : analizzando queste, il trader riesce a capire e notare la ripetitività di certi errori, e si addestra per evitarli. Il tutto senza perdere soldi : infatti in genere succede cosi : 1) inizio a tradare con soldi veri 2) faccio qualche trade giusto 3) cominciano a emergere i miei errori emotivi, e le relative perdite 4) gli errori si ripetono, non riesco ad eliminarli perché sono configurazioni mentali molto radicate  5) mi spavento perché inizio a perdere  6) riduco l operatività per non perdere troppo (meno trades, sizes inferiori) 7) riducendo l operatività non ho più un feedback di casi di trading da studiare 8) mi demotivo e alla fine smetto.
con il paper trading, si interviene a livello del punto 5. Il trading rimane sganciato dalle perdite,il trader continua a fare esperienza e accumula conoscenze. Quando il suo track record diventa stabile, allora si passa al trading vero.

Sempre a pag 39-40 del mio libro, scrivo infatti :
"Come fare per aumentare la convinzione in un metodo di trading? Consiglio vivamente di dedicare molto tempo, almeno alcuni mesi, allo studio approfondito di ogni tecnica che possa piacervi e attrarvi in modo particolare. Evitate di iniziare subito ad utilizzarla nel vostro trading reale quotidiano. Impiegate una piattaforma che offra un servizio di trading virtuale (ce ne sono molte in circolazione) e impratichitevi nella nuova tecnica senza aver l'affanno derivante dal mettere a repentaglio il vostro capitale.
Non è infatti detto che sia la tecnica di trading giusta per voi ed è inutile spendere soldi per verificarlo: dopo due-tre mesi di trading virtuale saprete con sicurezza se c'è effettivamente feeling tra voi e lei.
Molti sono scettici su questa fase di trading virtuale, e sostengono che il trading reale, in cui sono coinvolte le emozioni, sia tutta un'altra cosa. In effetti non posso che essere d'accordo con questo: tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare.
Ma è quanto mai vero anche che se non si riesce a guadagnare con il trading virtuale, non c'è speranza di guadagnare con il trading reale. Quindi, se una performance positiva con il trading virtuale non è condizione necessaria e sufficiente per un trading reale vincente, sicuramente se dopo due tre mesi di trading virtuale non avrete iniziato a guadagnare, forse è meglio cambiare tecnica di trading, o dedicare altro tempo al trading virtuale finché non si arriva a una stabilità di risultati positivi."


4.    Affiancamento di un supporto psico-emozionale
Con l aiuto di coach professionali milanesi, Marco Poggi e Edoardo Copello (della società Mida, una delle piu importanti società di coaching italiane) ogni anno propongo dei seminari basati sulla Mindfulness.
Un supporto di questo tipo è fondamentale perché, man mano che si progredisce nella conoscenza delle tecniche, ci si accorge che il limite è solo psicologico. Ho già trattato questi argomenti nel mio primo libro "trading emozioni e decisioni". Con questo  secondo step, la teoria diventa pratica e aiuto concreto ai traders.
Questi workshops sono un'assoluta innovazione in Italia. I traders che hanno difficoltà a gestire le posizioni a livello emozionale (e chi non ha queste difficoltà?!?) possono cosi confrontarsi direttamente con primari professionisti del campo e ottenere risposte sui percorsi da seguire per affrontare e risolvere questi problemi.
Gli utenti di Vol.T. hanno significativi sconti per la partecipazione a questi seminari.
Se sei interessato a questi seminari e alla mindfulness, ecco alcune videoregistrazioni che spiegano di cosa si tratta :
1) special di Class Cnbc su "Mindfulness e Trading" del 19 settembre 2018
2) presentazioni (90' ciascuna) che marco poggi, nicola depisapia (neuroscienziato) e io abbiamo tenuto al TOL expodi milano e all Itf di rimini
 


Quanto ci vuole per capire se il trading può diventare una professione praticabile ?

E' inutile raccontare che sia facile : per una qualunque laurea breve ci vogliono 3 anni solo di teoria! A seconda del tempo che ci si dedica, della conoscenze già accumulata sui mercati, e dalle proprie inclinazioni personali, possono bastare 2-3 mesi oppure 12-15 mesi.  In media comunque dopo un periodo di 4-6 mesi a tempo pieno si ha un'idea precisa della propria capacità di sopravvivere sui mercati.
Per le tecniche di trading, in 2 mesi si comincia a riconoscere con precisione i principali pattern. Ci vuole altrettanto tempo per studiare e analizzare le proprie reazioni quando si fa trading : qui entrano in gioco le componenti emotive e emergono le proprie attitudini caratteriali al trading. L'importante è aver tempo di testare almeno 3-400 trades, per avere un campione di riferimento sulle proprie capacità operative.

In tutto questo progetto, per essere assolutamente trasparente, io guadagno solo nel vendere le licenze per VolT, quindi 130 euro/mese + iva e nella partecipazione ai corsi di formazione.
La mia speranza è quella che qualche neofita diventi un ottimo trader, e, partecipando alla chat di trading (che usa come piattaforma SLACK), contribuisca con ottime idee di trading da condividere con gli altri lettori : per questo è fondamentale che il metodo di analisi sia identico.
Non ho nessun collegamento di rivendita con InteractiveBrokers.
La chat su Slack è gratuita.
 
 
Se sei interessato ad imparare le tecniche di trading basate sui volumi, guarda la mia offerta
Propongo, a costi addirittura inferiori a quelli dei miei corsi collettivi, delle giornate formative super personalizzate,
tagliate su misura per le tue esigenze.