buongiorno !
il dax si sta avvicnando al massimo storico, da cui ora (12830) dista non piu di 0.40%
tutti gli indici sono forti, in territorio positivo.
sui bonds, non si nuove niente, tranne un ulteriore restringimento di spread da parte del btp , che ora è a 168 bp dal bund e 53 dal bono spagnolo. Ha rotto il livello 170, che rappresenta un supporto.
stamattina sono usciti i cpi tedeschi, che confermano senza alcuna variazione il dato uscito a inizio giugno.
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sto leggendo con estremo interesse l articolo di uno strategist di JPM, Marko Kolanovic.
In questo articolo, spiega il crollo del nasdaq di venerdi scorso, e arriva a spiegare il perchè di questo crollo della volatilità.
Tralascio un attimo la spiegazione della discesa del nasdaq (frutto di un ribilanciamento della chiusura del reflation trade), e mi concentro di piu sul crollo della volatilità, cui stiamo assistendo da gennaio di quest'anno.
Negli ultimi 20 anni, il VIx è stato sotto 10 solo 11 volte. Di queste 11 volte, 7 sono accadute nell ultimo mese. Tra testimonianza di Comey, attacchi terroristici, elezioni inglesi, ecc, l ultimo mese non è stato sicuramente il momento macro piu benigno degli ultimi 20 anni. Quindi Kolanovic dà una spiegazione di questo crollo della volatilità, citando
1) la decorrelazione macro (se salgono i tassi e gli azionari non scendono, evidentemente c'è una decorrelazione macro, e una decorrelazione macro porta una riduzione della volatilità)
2) l offerta di prodotti e strategia "risk premia", che sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi anni, favoriti dai tassi molto bassi (i tassi bassi rendono attraente l investimento in questi prodotti, che magari danno un plusrendimento di 1% all'anno, un plus tutto sommato ridotto, ma che con la fame di rendimento e i tassi negativi, fa la differenza per un gestore!). Questi prodotti tolgono spazio a forme di investimento piu tradizionale, piu trend following e piu rischiose. Alla fine della sessione , spesso, le posizioni sono azzerate : rendono poco ma con continuità. Erodendo spazio alle forme piu tradizionali ma piu rischiose, riducono la volatilità complessiva dei portafogli. Marko stima che questo abbia prodotto una riduzione della volatilità nell ordine del 2-4%.
Conclude dicendo che questa bassa vola non è un new normal, ma è destinato a rientrare :
and will not last very long given the amount of leverage, rising rates, and the approaching reduction of central bank balance sheets."
infine, nell ultimo paragrafo, avverte che queste strategie sono a rischio di perdite catastrofiche, se solo il vix passasse da 10 a 20, che rappresenta una media storica normale.
Interessante anche il punto in cui dice che solo il 10% degli scambi è generato in forma discrezionale... io pensavo che potesse essere intorno al 20%, ma mi sbagliavo in eccesso.
ecco l articolo
LINK
http://www.zerohedge.com/news/2017-06-13/jpm-head-quant-warns-catastrophic-losses-short-vol-strategiesl articolo non è affatto facile, ci sono molte cose che anch io non ho capito, e che cerchero' di capire studiandolo meglio.
Mi conforta la visione che questa bassa volatilità non sia un new normal, dato che quando gli indici si muovono giornalmente del 2% è decisamente piu facile fare trading intraday.
ho trovato un sito in cui si spiega il concetto di risk premia strategies
LINK
http://www.qmsadv.com/adv/risk-premia