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venerdì 27 gennaio 2017
1743 stavo pensando di aprire un long dax, short fib...

LINK http://www.thehawktrader.com/ita/images/20170127daxfib.gif

questo uno spread dax fib.
stavo pensando di aprire un long dax, short fib...
guardando il chart, pero' vedo che siamo sui livelli peggiori da metà dicembre, quindi mi sono astenuto.
un livello interessante per entrare potrebbe essere un ritracciamente a 0.6051, da cui siamo ora distanti 1.38% (vedi colonna con i numeri a destra).
quindi nei prossimi giorni, qualora il ftmib alzi un po la testa , terro' pronta questa strategia

PERCHè questo strategia ?
un mix di considerazioni basate sul posizionamento, sul chart, ma anche basate sul non dare niente di scontato.

POSIZIONAMENTO :
Il tema short bancari è stato smontato, il rischio referendum è passato. QUindi le posizioni al ribasso sono state squeezate, e il posizionamento sull europa è tornato molto piu bilanciato rispetto ai mesi estivi.
Mi ha spaventato abbastanza il comportamento del btp nei giorni scorsi : la volatilità è aumentata moltissimo, sono riprese a comparire delle accelerazioni di una violenza che non si vedeva da molto.  Qualcosa sta cambiando
ANALISI TECNICA
lo spread ha fatto un testa e spalla rialzista, ha rotto la neckline a 06050.  c'è spazio per salire un 3% circa
NON DO NIENTE PER SCONTATO
Non sono particolarmente ottimista sui mesi che ci aspettano, non vedo particolari occasioni presenti sul mercato italiano.
Mi ha colpito molto quel report di mediobanca.
Sto ragionando come certi taboo (brexit) siano metabolizzati con tanta facilità
Mi stupisce come dei "pilastri" su cui abbiamo creduto per molto tempo (la globalizzazione, i rapporti est ovest, i giudizi su putin, l importanza della nato, ecc) possano essere tanto facilmente messi in dubbio , spesso solo con dei twitter.
A questo punti, è anche possibile che il gigantesco "capitale politico" (frase di draghi) investito nell euro possa davvero essere ribaltato ...  e sicuramente c'è chi sarebbe ben contento di vedere l euro saltare.
70 anni fa siamo usciti da una guerra mondiale : è stato creato l euro che ha garantito decenni e decenni di pace in un europa che è da sempre dilaniata da conflitti. stanno pero' riprendendo forza molte organizzazioni che puntano ad un ritorno ai nazionalismi. Sarebbe davvero un assurdità storica che , invece di unirci di piu, ci si allontani di nuovo ??   non diamo niente per scontato.
quanto sembra lontano il "whatever it takes" di draghi del luglio 2012. no ?

Dette considerazioni finali mi servono per ricordare che niente è impossibile.
Per l entrata , cerco livelli sensati.

Buon week end a tutti.

Inviato da Antonio Lengua il ven 27 gennaio 2017 - 17:43:59 | Leggi/Invia Commenti:8 |Stampa veloce
1014 report di mediobanca : all italia conviene uscire dall euro

mediobanca ha prodotto un report dedicato ai suoi clienti piu importanti, in cui conclude che all italia converrebbe uscire dall euro.
non ho letto il report, ma viene abbondantemente raccontato su Il Giornale di oggi.
Potrebbe essere questo il motivo per la sottoperformance del btp di ieri e alla debolezza del ftmib ? secondo me , si : unita a incertezze relative alle elezioni anticipate, questo report potrebbe aver messo un po di nervosismo ...

ma non è niente di nuovo, che news è ? ci si potrebbe chiedere..
in effetti che il ns debito pubblico sia in un trend di crescita quasi inarrestabile, lo si sa da parecchio.
gli aiuti di questi anni di tassi bassissimi non sono serviti, anche perchè il debito pubblico  è misurato non solo in valore assoluto ma anche in valre relativo rispetto al GDP, c, con un gdp in riduzione, il rapporto è solo cresciuto. Peraltro l inflaizione, o meglio la deflazione, è da sempre un massacro per i debitori, che vedono aumentare il valore reale del debito.
Avvicinandosi alla fine del QE e con l inflazione che rialza di nuovo la testa, emerge un altro rischio : l elasticità dei tassi dei btp è sempre stata molto alta rispetto al movimento generale dei tassi. Tassi in discesa producono normalmente discese dei tassi dei btp piu che proporzionali, ma dall altra parte, anche tassi in rialzo (visto l ammontare del debito pubblico) producono un rialzo dei rendimenti piu che proporzionale.
Quindi, se per l effetto congiunto della fine del QE e della ripresa dell inflazione, ci trovassimoi rendimenti che aumentano in modo piu che proporzionale (quindi spread che si allargano , non sono vs bund ma anche vs bono, per esempio), allora le tensioni sui btp potrebbero aumentare significativamente, e con queste , in una classica spirale negative, le scommesse contro l italia.
Appuntamenti elettorali (con presenza di partiti anti euro) non fanno che accendere la miccia e catalizzare flussi speculativi che abbiamo ampiamente conosciuto nel passato.

Inviato da Antonio Lengua il ven 27 gennaio 2017 - 10:14:57 | Leggi/Invia Commenti:11 |Stampa veloce
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