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THE HAWK TRADER :: Forum :: Future DAX e STOXX50
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SITUAZIONE MACRO E TECNICA

Autore Messaggio
ComMarcios
mar ott 13 2009, 04:36 Anteprima di stampa
Utenti Registrati #630
Registrato il: mer apr 22 2009, 10:07
messaggi: 5
posto alcune valutazioni che ho fatto in questi giorni (ho anche mandato una mail a trader©thehawktrader.com ma mi è tornata indietro).

mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.

grazie in anticipo.


Possibile scenario MACRO?
Oggi l’inflazione uk è uscita inferiore alle attese. Questo mi ha fatto scattare una molla.
Considerato che anche quella europea rimane intorno allo zero nonostante la valanga di denaro immesso nel sistema, potrebbe esserci qualcosa che non va.
La possibilità che la liquidità che la BCE ha quasi regalato alle banche sia andata a
finanziare il rialzo dei mercati azionari di questi mesi, mi sembra probabile. Di sicuro i “piccoli” non si stanno strappando le azioni di mano. Ad agosto la raccolta dei fondi è stata positiva con un saldo di + 3 mld di euro (ma solo 378 mln sono andati in prodotti azionari). A settembre la tendenza si è invertita nuovamente con un saldo negativo di 4mld, derivanti però in prevalenza dal rimborso di quote obbligazionarie.(anche se gli azionari vedono un segno negativo per 800 mld circa). I dati di per sé significano poco considerato il totale della massa amministrata che è di circa 600 mld di euro.
La considerazione che andrebbe fatta è un’altra. Ovvero: chi ha dato benzina ai mercati, se i piccoli sono ancora ustionati dal crollo verticale degli anni passati? Certo oltre all’italia c’e’ l’europa e tutto il resto del mondo, ma dubito fortemente che chi è rimasto scottato, a prescindere da dove risieda, sia rientrato cosi tempestivamente sui mercati azionari.
Dunque sono convinto che gli acquisti siano stati fatti dagli istituzionali, banche in primis.
Proprio quelle banche che erano a rischio statalizzazione o fallimento, a causa della
mancanza di liquidità. Le stesse banche che hanno fatto schizzare l’euribor al 4,8%
perché stentavano a fidarsi l’una dell’altra.
Se tutto ciò fosse vero, ovvero che la liquidità immessa dalla BCE abbia finanziato (in buona parte) il rialzo dei mercati, quali sarebbero gli scenari macroeconomici futuri?

In primis il PIL. Se quelle somme non sono andate alle aziende (o quantomeno solo in piccola parte), la ripresa tanto attesa potrebbe essere quasi esclusivamente finanziaria. Ovvero gli operatori in possesso di patrimoni investiti avranno delle trimestrali positive (quindi banche, assicurazioni, finanziari in genere e anche petroliferi grazie alla rivalutazione delle scorte). Ma le vendite? Tutti gli altri settori si basano sulle vendite. Se la liquidità messa a disposizione per evitare credit crunch et similia non è andata alle aziende, la situazione non dovrebbe poi essere mutata molto da un anno a questa parte. È venuta sicuramente meno la parte “emotiva” della crisi. Ma non quella reale.

Occupazione: come conseguenza, se non ci sono i finanziamenti per i nuovi investimenti, non c’e’ nuova occupazione. E qui si ritorna anche al discorso delle vendite: senza nuovi redditi è difficile per le aziende vendere di più (e a loro volta
incrementare la produzione e creare nuovi posti di lavoro).

Inflazione: i dati sull’inflazione confermerebbero questo scenario. L’aumento dei prezzi rimane pressoché nullo per il semplice fatto che non c’e’ un aumento della domanda dei prodotti di consumo.

Tassi: potrebbero restare fermi ancora a lungo. Forse più dei 12 mesi su cui buona parte degli analisti converge.

Conseguenze sugli investimenti.
Se ciò fosse realistico, diverrebbe evidente e quindi “tradabile” nel momento in cui le trimestrali iniziano ad essere inferiori alle attese. Naturalmente quelle dei finanziari sono un caso a parte in quanto beneficeranno delle forti plusvalenze di questi mesi.

Azioni/indici: ritracciamenti dai livelli attuali (50% del movimento iniziato a metà luglio?). Pare che, rispetto agli utili attesi 2011 questi prezzi sottovalutino il fair value di un 30-35%. Questo dicono i modelli di un primario istituto di credito europeo. Ma tali utili attesi, sono realmente ottenibili? Se lo scenario ipotizzato sopra fosse reale, come farebbero le società a generare utili senza un incremento delle vendite, che non possono concretizzarsi senza un incremento dell’occupazione? (i non farm payrolls e gli altri dati occupazionali non brillano ultimamente..)

Titoli di stato: l’eventuale ritracciamento delle borse unito al fatto che i tassi potrebbero restar fermi a lungo (e quindi dovrebbe finalmente appiattirsi la curva dei rendimenti, abbassando la parte lunga), potrebbe spingere in alto bund e titoli di stato (per questi ultimi, credo in prevalenza le scadenze tra 10 e 20 anni). Discorso diverso per i BTPi e simili che hanno beneficiato in maniera notevole delle aspettative inflazionistiche. Se queste non dovessero verificarsi, potrebbero stornare e seguire più il mercato azionario che quello obbligazionario (con le dovute proporzioni naturalmente).

Materie prime: dovrebbero seguire il ritracciamento degli indici azionari, in particolare il petrolio. L’oro ha una situazione + complessa. Ci sono in gioco molte variabili, in primis il fatto che il suo valore è espresso in $ e che potrebbe essere utilizzato anche come “valuta” alternativa al $ stesso per gli scambi internazionali. In secundis è considerato sempre come bene rifugio in caso di crisi e come riparo dall’inflazione in un contesto di svalutazione monetaria. La prima variabile dovrebbe spingerlo giù in quanto il cambio Eur/Usd è molto correlato al mercato azionario. (va fatto notare che il grafico dell’oro in euro è ben diverso da quello in dollari. L’oro in euro non ha praticamente beneficiato del rally 950/1050 $/oncia) . la seconda variabile potrebbe essere neutra in caso di parziale rivalutazione del $. La terza potrebbe contrastare un ritracciamento e la quarta, venendo meno lo scenario inflattivo, che non poco ha contribuito alla rivalutazione del metallo, dovrebbe invece favorire un ritracciamento. Complessivamente visto che la variabile
“cambio” ha influito in maniera determinante sull’andamento dell’oro (va fatto notare che il grafico dell’oro in euro è ben diverso da quello in dollari. L’oro in euro non ha praticamente beneficiato del rally 950/1050 $/oz, in quanto il cambio EUR/USD è passato da 1,42 a 1,48 circa) potrebbe essere valida l’idea del ritracciamento (ritracciamento in quanto
graficamente l’oro è in forte trend rialzista con target intorno a 1400-450 $/oz.)

Valute: come accennato in precedenza, sarebbe possibile un rafforzamento del $ contro EUR e JPY, e un rafforzamento dell’euro contro le valute con tassi maggiori come AUD e CAD. Questo in quanto rientrerebbero in parte i carry trade. Bisognerebbe anche considerare eventuali interventi delle banche centrali che però non sono una variabile al momento nota.

La vera incognita di tutto questo ipotetico scenario è il “quando”. Ovvero, se davvero si possa verificare qualcosa di simile a quanto descritto sopra, quando questo può avvenire.
Graficamente, tutti gli indici azionari maggiori sono intorno ai massimi del candelone
weekly della prima settimana di ottobre 2008. questa candela rappresenta il panico e la convulsione di vendite dovute al crack Lehman. I livelli attuali dunque hanno recuperato la parte emotiva della crisi? E quindi, se lo scenario ipotizzato fosse vero, sarebbero questi i massimi almeno per alcuni mesi? Proprio in quanto irrazionali i mercati non sono gestibili con un modello matematico e livelli di prezzi che potrebbero essere oggettivamente congrui, potrebbero essere snobbati.
Sempre da un punto di vista grafico è in corso un testa e spalle rialzista molto ampio che a titolo esemplificativo, ha per l’euro stoxx testa a 1800 (minimi di marzo) e spalla sx e dx rispettivamente a 2129(minimo di novembre 08) e 2265 (minimo di luglio 09) con target a 3300 circa.
Ad oggi siamo a metà movimento. Un pullback sulla neckline (inclinata negativamente) a 2500 circa (altra cifra tonda importante) corrisponderebbe ad un ritracciamento del 38,2% di tutto il movimento rialzista da marzo e il 61,8% della seconda gamba iniziata a luglio.
Forse, anche se questi fossero dei prezzi dai quali ritracciare, il raggiungimento di alcune soglie psicologiche (vedi 3000 per lo Stoxx, 10000 per il Dow Jones, 6000 di DAX e 1100 di SP500) potrebbero segnare i top per un po’ (sui livelli sopra citati, transitano le medie a 100 periodi weeky. Per tutti gli indici sopra citati).
Un mercato che avesse imparato dagli errori passati si fermerebbe qui o forse si sarebbe già fermato per riflettere.


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marcfaber
mer ott 14 2009, 05:13
Utenti Registrati #723
Registrato il: lun set 07 2009, 02:35
messaggi: 7
Sono piuttosto deciso sul raggiungimento dei livelli da te citati dal crack Lehman e Wachovia e Northern rock (spero si scrivano così..). Penso che dal momento che lo Stato americano ed europeo sia entrato con le nazionalizzazioni di massa abbia rilanciato l'euforia sui mercati e, a scanso di ulteriori fallimenti planetari, non credo in nessuna correzione. Il mercato continua ad aggiornare i massimi e dai book non vedo nessuna forza decisa nelle vendite, anzi...
Dal dopoguerra ad oggi ci sono state 4 crisi (questa sicuramente la più drammatica) ma compresa la crisi del 1929 i mercati hanno sempre ripreso con un fondo a V.
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ComMarcios
gio ott 15 2009, 12:49
Utenti Registrati #630
Registrato il: mer apr 22 2009, 10:07
messaggi: 5
Ciao Marcfaber,

io in realtà segnalavo come i livelli dei vari crack siano stati raggiunti un pò da tutti gli indici, e secondo me i governi hanno iniettato liquidità più ke euforia.
per quanto riguarda i book: io mi riferisco a movimenti di ampia portata da vedere su time frame daily, non a scalping o movimenti intraday.
infine per quanto riguarda le crisi passate, in particolare quella del 29, concordo con te sul tipo di reazione che hanno avuto i mercati, ma proprio nel 29 la reazione violenta dai bottom è arrivata a meno di un terzo del movimento ribassista. il recupero di metà movimento è arrivato dopo 5 anni dai minimi del 1932 (e noi ora, dopo soli 2 anni dai massimi abbiamo già recuperato metà ribasso). E quello è stato il massimo fino al 1946 (9 anni.....). I livelli di prezzo precrisi sono stati rivisti nel 1954.... 25 anni dopo l'inizio della crisi......
Ma questa è storia e la storia si ripete ma con varianti notevoli e su questa crisi si è già parlato tanto.
Il fondo a V è li, nessuno te lo toglie :-). e io ho infatti target + alti dei prezzi attuali.
il mio è uno spunto di riflessione sul fatto che forse l'impeto di questa salita è liquidity driven: vale a dire che i compratori hanno utilizzato la benzina fornita loro dalle banche centrali. Benzina che sarebbe dovuta andare sull'economia reale e non su quella finanziaria. Ma ripeto: è un'ipotesi
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marcfaber
mer ott 21 2009, 12:22
Utenti Registrati #723
Registrato il: lun set 07 2009, 02:35
messaggi: 7
Ave ComMarcios.Sicuramente è un rialzo finanziario drenato da un'eccesso di liquidità ma non ci vedo nessun interesse da parte di nessuno (mani forti) a ribassare nel futuro prossimo i livelli di prezzo. Se collassasse il trading le banche dovrebbero solo far confluire il denaro nel ciclo economico ed i ricavi del ciclo economico sono per loro sicuramente più lenti e faticosi di quelli del ciclo finanziario. Per me si salirà per qualche anno poi magari uno storno anche pesante ma per ora si deve per forza salire. La speculazione tornerà più avida di prima e l'economia sarà lenta a riprendere. Nessun operatore finanziario ha interesse nel collasso ma molti trader continuano ad insistere che i dati macro sono pessimi (in parte vero ma comunque in miglioramento) e continuano ad anticipare l'idea di una correzione di cui non c'è neanche l'ombra oggi. Addirittura su primarie televisioni finanziarie c'è un famoso trader che è da maggio che continua a dire che i mkti scenderanno..... e lo intervistano ancora! Peccato per la mancata serietà di tali trasmissioni, il mercato è e rimane un bel torello secondo me.
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mosquitowl
ven ott 23 2009, 10:50
Utenti Registrati #772
Registrato il: mar ott 20 2009, 06:55
messaggi: 2
marcfaber ha scritto ...

Ave ComMarcios.Sicuramente è un rialzo finanziario drenato da un'eccesso di liquidità ma non ci vedo nessun interesse da parte di nessuno (mani forti) a ribassare nel futuro prossimo i livelli di prezzo. Se collassasse il trading le banche dovrebbero solo far confluire il denaro nel ciclo economico ed i ricavi del ciclo economico sono per loro sicuramente più lenti e faticosi di quelli del ciclo finanziario. Per me si salirà per qualche anno poi magari uno storno anche pesante ma per ora si deve per forza salire. La speculazione tornerà più avida di prima e l'economia sarà lenta a riprendere. Nessun operatore finanziario ha interesse nel collasso ma molti trader continuano ad insistere che i dati macro sono pessimi (in parte vero ma comunque in miglioramento) e continuano ad anticipare l'idea di una correzione di cui non c'è neanche l'ombra oggi. Addirittura su primarie televisioni finanziarie c'è un famoso trader che è da maggio che continua a dire che i mkti scenderanno..... e lo intervistano ancora! Peccato per la mancata serietà di tali trasmissioni, il mercato è e rimane un bel torello secondo me.


Ciao marcfaber, mi dici quali sono secondo tè i dati macro in miglioramento, e da quale data (riferiti ai minimi o ai massimi ?)

In realtà la mia è solo una curiosità puramente accademica, infatti se non lo fosse dovrei applicare le 3 regole fondamentali ossia: 1) Non lo so; 2) Non lo voglio sapere; 3) Non mi interessa;

La prima perchè veramente non lo so cosa fanno o faranno i mercati (so solamente quello che hanno già fatto), la seconda che si allaccia alla prima perchè come non lo so io non lo sà nessun altro (se qualcuno lo sapesse farebbe lui i soldini e di sicuro non lo andrebbe a dire in giro) ed infine la terza perchè inevitabilmente sarei influenzato nelle mie decisioni da valutazioni espresse da altre persone ;-) .

A parte quanto sopra veramente vorrei sapere quali dati macro e in che forma sono in miglioramento secondo te.

Buon trading

Bye mosquitowl
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marcfaber
ven ott 23 2009, 11:29
Utenti Registrati #723
Registrato il: lun set 07 2009, 02:35
messaggi: 7
Ave Mosquito. Non si tratta di dati macro ma solo di una view personale positiva di possibile ripresa e non di ritracciamenti pesanti all'orizzonte, è un'opinione e a livello puramente di dizionario la mia idea. Pronta sicuramente ogni giorno ad essere smentita dal mercato. Essendo un forum esprimo tranquillamente le mie "visioni", pensa che c'è un analista di cui ho già parlato che da quando UCG è a 1.5 continua a vedere correzioni praticamente se non oggi domani (e questo sì che influenza visto che è ogni giorno in tv...). Almeno questo è un forum e ogni analista può esprimere la sua IDEA (e non valutazione) senza andare in mondo visione. Dire non lo so non non lo voglio sapere e non mi interessa non aggiunge di certo conoscenza, anzi lo studio finanziario insegna sempre a chiedersi pekkè pekkè ed è proprio così che sto imparando (step by step..). Quindi per me i mercati sono ancora torello, senza influenzare nessuno ma esprimendo una personale idea. Da queste trimestrali non sono emersi solo numeri ma anche visioni future sull'economia, grandi ed importanti Ceo hanno visioni molto ottimistiche sul 2010. Per esempio er sciur Markionne che vede un aumento fino a 1 mld del fatturato F per il 2010. Ripeto essendo un forum esprimo un'idea senza influenzare nessun altro analista che di professione dovrebbe avere una sua idea certa ed è bello confrontarsi e continuare a capire e studiare il mkt con interesse e con la Propria idea (sempre pronta ad essere smentita).
Buon trading Mosquito e buon week-end
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lifengqin
mer gen 04 2012, 08:55
Utenti Registrati #1681
Registrato il: mer gen 04 2012, 08:45
messaggi: 29
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