siamo arrivati alla giornata del verdetto della corte costituzionale tedesca. Il verdetto non è come nei film di giustizia americani, in cui si convoca la corte, tutti si alzano in piedi, il giudici apre il foglietto che gli è stato passato dalla giuria popolare e legge "colpevole" o "innocente" con pianti o disperazione del pubblico. No. La corte ha già deciso da due mesi, e ha impiegato un sacco di tempo a scrivere e tradurre in inglese le oltre 100 pagine della sua decisione. Bce, Governo tedesco e gli altri di competenza sanno già ampiamente cosa è scritto in quelle 100 pagine. e, oggi, alle 10, lo sapremo anche noi. Il COVID avrà probabilmente poco impatto nella decisione, visto che questa dovrebbe essere già stata presa prima del lockdown, che ha poi costretto a spostare in avanti la data della comunicazione. Comunque, la maggiore chance sta nell adeguamento della corte di karlsruhe alla precedente decisione della corte di giustizia europea. Questa sarebbe la news migliore per l azione della bce, della tenuta dell europa e per la tenuta dei paesi periferici. Un eventuale decisione negativa impedirà alla bundesbank di partecipare agli acquisti sui titoli tedeschi, ma la BCe puo sostituire la bundesbank con un altra banca centrale : dal punto di vista operativo , si tratta di un danno molto marginale. Tuttavia le ricadute di autorevolezza sull operato della BCE sarebbero significative : appannare il ruolo della banca centrale europea, unica entità in grado di tamponare la crisi, arrecherebbe un enorme danno a tutta l impalcatura europea. RIcordo che la corte si pronunucia sul PSPP, ossia gli attuali acquisti di 20bn al mese, non sul PEPP, decso dalla BCe il 18 marzo, quindi quando la decisione della corte era già presa.
il PEPP riveste un carattere eccezionale e limitato nel tempo (fine 2020). E queste caratteristiche dovrebbero metterlo al riparo da giudizi negativi da parte della corte. Anzi, mi viene da pensare che una serie di dichiarazioni recenti della BCE (a iniziare dal "non siamo qui per chiudere gli spread" della Lagarde, passati come errore di comunicazione il 12 marzo), ai continui riferimenti alla riduzione della frammentazione degli effetti delle politica monertaria, potrebbero riflettere la preoccupazione (o adirittura la consapevolezza) di un verdetto negativo da parte dei vertici Bce. in questo mio personale filone di sospetto (i mercati danno la maggior probabilità ad un verdetto positivo), la temporaneità, ribadita con forza nel testo del PEPP, servirebbe appunto a sganciare questo strumento dalle caratteristiche di lunga durata nel PSPP che potrebbe non essere stato gradito (quindi bocciato) dalla corte costituzionale Di sicuro, anche in caso di verdetto negativo, la BCe avrà pronto qualche azione riparatoria, un qualche piano B : potrebbe essere un reshape legale del PEPP, in modo da renderlo compatibile per la bundesbank. Certamente l impatto sui mercati sarebbe notevole, e difficile da contenere. In Italia è probabile che il governo non reggerebbe, e che si aprirebbe una fase molto delicata di transizione, tendente ad un governo di unita nazionale, in grado di gestire questa difficilissima situazione con il massimo che l italia puo offrire in termini di autorevolezza internazionale e di sostegno dei partiti. Spero di sbagliarmi e che il consensus degli analisti abbia ragione. |