cambio della mia posizione : ho azzerato totalmente lo spread btp bund, anche la parte "core"
ora vi spiego perchè ..
da un punto di vista tecnico, ieri siamo tornati vicino a zona 250 di spread, che corrisponde a 2800 di delta prezzo. é una area in cui (2800 - 3000) da circa 18 sessioni, e lo spread mi pare che abbia perso decisamente momentum. E' entrato in una fase laterale, che va di pari passo con il rallentamento nel rally degli azionari, e con le varie discussioni sull uscita dal QE usa.
Ultimamente si sono visti movimenti sui bonds degli emerging markets che mi hanno riflettere parecchio (vedi i due ultimi paragrafi di questa
analisi del mio amico Giuseppe Sersale pubblicata venerdi).
E' fuori di dubbio che la chiusura dello spread vs 250 è opera non tanto della forza del ns governo ma di un mix di eventi esteri (primo tra tutti ll QQE della Bank of Japan iniziato il 3 aprile) che hanno aiutato in modo impressionante la convergenza dei rendimenti in tutto il mondo, beneficiando in ugual misura tutti i bonds.
Se negli altri mercati obbligazionari assistiamo ad una fase di storno (vedi anche il rendimento del JGP in rialzo..), e il ns spread , da una fase di discesa è entrato in una lunga fase laterale, forse è il caso di tirarsi fuori per un attimo e stare alla finestra.
Tecnicamente, vale la pena chiudere tutto, e riaprire se lo spread dovesse rompere di nuovo al ribasso l'area 2800 di prezzo e il 250bp di rendimento.
In genere io faccio sepmre una duplice analisi : tecnica e psicologica.
Sopra ho parlato dell analisi tecnica, ma poi è il dito a dover cliccare il mouse, e il dito spesso è guidato dalle emozioni.
Parte quindi l analisi psicologica.
Ho colto l occasione del rollover giugno settembre per fare il punto della situazione e chiedermi se effettivamente è il caso di restare impegnato in questa posizione piuttosto pesante (che è sempre stata compresa tra un minimo di 10 e un massimo di 30 lots, stamattina ero 21 long btp e 21 short bund), che ho cavalcato da oltre 18 mesi : il primo long del btp future infatto l ho aperto in piena crisi del onvembre 2011. Unico momento in cui mi sono girato con decisione al ribasso è stato il 26/2 in cui ho chiuso tutto il long btp a 11220 e mi sono ribaltato al ribasso per ritornare long il 27/2 sotto asta btp intorno a 108.20. Si trattava di una decisione facile da prendere : 2-3 mesi di incertezza politica avrebbero sicuramente portato ad un allargamento dello spread.
Piu difficile è invece ora cogliere segnali striscianti di debolezza : questi segnali striscianti posso produrre assuefazione e essere metabolizzati piu facilmente di una decisione choc come quella espressa nelle elezioni politiche, alla quale è , per mio carattere, molto piu facile reagire. Il rischio è di sottovalutare piccoli segnali che, messi insieme, giorno dopo giorno, goccia dopo goccia, compongono un quadro che alla fine diventa preoccupante e mi conduce a chiudere la posizione quando lo spread da 250 magari è tornato già a 280.
Ho ragionato con attenzione se l'attuale decisione di tenere lo spread aperto fino ad un target di 200-1500bp rispondesse ad una logica operativa corretta oppure se derivasse ad mio "attaccamento" psicologico alla posizione che mi ha tenuto compagnia per tanto tempo. Qui ho dovuto essere impietoso con me stesso, e ho visto che questa componente "di abitudine" poteva essere presente. Il rischio è questa posizione diventi "parte della mia vita" : mi ha dato grandi soddisfazioni economiche ma devo essere pronto a lasciarla andare per la sua strada, come si fa con un figlio. Niente di meglio di staccare il contatto per un po, entrare in una fase che chiamo "di dubbio costruttivo" (o disorientamento costruttivo), in cui rimetto in gioco tutto, prima di tutto le mie credenze e opinioni consolidate, per trovare nuovi spunti operativi , di breve e di medio : butto via la bussola apposta, per vedere se la nuova strada che trovo conferma la precedente.
CHiudere lo spread non vuole non tradarlo piu : sono pronto a riconsiderare tutto in ogni momento. Partendo pero' da una posizione flat, in cui il "non fare" non produce danni, mentre il "fare" richiede un ragionamento ben supportato, ben diverso dalla situazione precedente in cui il "non fare" poteva essere figlio di pigrizia mentale e di assuefazione ad una posizione.
Guardero' e postero' sempre i grafici di questo spread, che tanta soddisfazione mi ha dato in questi mesi.
Ieri ho ricevuto un input importante che mi ha fatto molto riflettere : l analisi dell economista UBS secondo il quale la FED potrebbe decidere di comprare periferici europei per aiutare l europa ad uscire dalla crisi.
Puo' una bufala essere piu grande?? vi immaginate cosa direbbe Draghi se Bernanke iniziasse a tirare su il prezzo dei titoli di stato europei e, comprando titoli di stato dalle banche italiane, pompasse liquidità incontrollata in europa??? non oso pensarci.. Eppure lo spread si è chiuso , da 29oo a 28.20..
Non so se fosse dovuto a questa analisi, o si trattasse solo di una sincronicità di eventi junghiana.
Tuttavia mi ha fatto riflettere il fatto che per qualche minuto mi sia crogiolato in questa pazza idea, e mi sia messo a fare i conti che da 250 a 150 significasse un rally relativo del btp vs bund di 900 ticks. Ero in preda ad una evidente tendenza alla verifica, una distorsione cognitiva pericolosissima per un trader.
Finalmente ho ripreso il controllo, mi sono reso conto della trappola e ho ridotto subito la mia posizione da 25 a 21 lots... Il seme del dubbio era gettato ed è maturato nella notte.
Stamattina leggo dichiaraizoni di Fisher (FED) :
*FISHER SAYS U.S. ECONOMY MOVING FORWARD AT `NEAR-STALL SPEED'
*FISHER SAYS FED STIMULUS LACKS POTENCY AMID FISCAL DEADLOCK
*FISHER SEES `THE END OF A 30-YEAR BULL MARKET IN BONDS'
*FISHER SAYS FED SHOULD `BEGIN TO DIAL BACK' RATE OF BOND BUYING
L humus era particolarmente fertile, il click è partito facile...