News: 723 la volatilità sale , i movimento del pendolo si fanno sempre piu violenti
(Categoria: equities EU)
Inviato da Antonio Lengua
gio 09 gennaio 2020 - 07:23:44


il movimento dei mercati di ieri si puo definire storico.
Da un punto di vista geopolitico, si è passati dal timore dello scoppio di una guerra in medio oriente ad una apparente totale distensione.
Sui mercati, dopo una partenza molto intensa sul lato bearish, come un boomerang la situazione si è totalmente ribaltata, e, prendendo forza dallo squeeze di posizioni errate prese nella prima parte della giornata, i mercati si sono proiettati completamnte dall altra parte, in un inseguirsi di chiusure di posizioni.
Sentimentrader ha esaminato quante volte è successo che gl indici Usa avessero aperto sotto il minimo degli ultimi 10 giorni e chiuso sopra i massimi delle ultime 10 settimane, e hanno visto che cio' non era mai successo nel passato.

E' stata quindi una sessione "tsunami" che ha travolto qualunque asset : indici, oil , gold, tassi fisso : ogni classe di investimento ha avuto volumi enormi, vola intraday altissima, e ribaltamento completo del mood, con rottura dei livelli di res [supporto] precedenti.

se guardiamo alla volatilità intraday come ad un pendolo, questa solitamente accompagna i mercati al rialzo quando è bassa, e ispira quindi una certa serenità e fiducia nel movimento.
Ultimamente la volatilità, intesa sia come range di escursione (H-L), sia come vola intraday (somma degli swing), invece di diminuire sta aumentando : le oscillazioni del pendolo si fanno sempre piu violente, addirittura come nella giornata di ieri , estreme.

Nei chart daily questo si esprime con la formazione di megafoni, o diamonds : su fasce di prezzo molto alte (o basse) di trend molto estesi,  i mercati cominciano ad avere escursioni sempre maggiori, sempre piu ampie : i massimi  relativi sono rotti ma i prezzi rientrati rapidamente e vanno a rompere i minimi relativi, e poi il pendolo riprende la sua oscillazione andando dall altra parte, con ancora piu violenza, fino a rompere i minimi relativi. E poi riprende , andando a segnare un nuovo massimo relativo. L oscillazione del pendolo aumenta sempre, finchè il perno su cui ruota si rompe..
Da inizio novembre, questo è stato il movimento tipico del dax e degli indici europei.

In Usa il movimento è stato piu contenuto, piu costante al rialzo, ma ci sono state anche li delle sorprese ribassiste violente come quelle di ieri.

Il tutto si sta verificando con un eccesso di posizionamento rialzista sugli indici,e con gli indicatori di rischio ai massimi su orizzonti di vari anni.

Queste violente oscillazioni sono spesso sfruttate per costruire importanti distribuzioni/accumulazioni : questo è il motivo per cui il megafono o il diamante diventano delle figure di inversione. E' difficile smontare enormi posizioni rialziste o ribassiste quando i mercati hanno escursioni molto ridotte con volumi marginali. Se invece i mercati si muovono molto, e i volumi sono altissimi,  smontare (o addirittura costruire al contrario) posizioni enormi risulta molto piu facile , nel gran casino che si verifica,
 
Se fossimo in periodi piu "antichi", con una analisi tecnica derivante dalla psicologia umana, sarebbe facile interpretare questi movimenti come le ultime scodate di un mood bullish in esaurimento.
In un mercato dominato da algotraders, la lettura diventa più complicata : certi comportamenti anomali e devianti potrebbero continuare e autoalimentarsi ancora, diventano autoreferenziali.  Ed è probabilmente proprio questo che sta succedendo.
Informazioni lacunose, o addirittura disinformazione. Decisioni nelle mani di poche elite. Manipolazioni della liquidità del sistema effettuate in forma subdola. Sono questi i temi che ci troviamo, come analisti dei mercati finanziari, a gestire ogni giorno. E in questi tempi la mia personale impressione è che lo scenario sia sempre piu "magmatico".
 
A fronte di questi movimenti cosi assurdi, acquisto di opzioni molto OTM, sia da un lato che dall'altro, è forse la strategia migliore : il cigno nero (che sia un melt up o un melt down) potrebbe essere dietro l angolo.



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