bell articolo di evans pritchard, direttore del telegraph
disegna l attuale scenario, confrontandolo con la crisi del 1987 e del 1998.
individua l epicentro della crisi (la cina) e indica le variabili da seguire per capire se la situazione, per ora incerottata e garzata bene, potrebbe fare infezione di nuovo e causare un altro crash irrecuperabile.
LINK http://www.telegraph.co.uk/finance/china-business/11825998/China-is-in-a-serious-bind-but-this-is-not-yet-a-Lehman-moment.html

da parte mia, penso che
1) i mercati abbiano metabolzzato la crisi, amplificata da flash crash mai visti, lunedi
2) le banche centrali sono tornate all opera, dudley praet constancio e kuroda hanno gettato acqua sul fuoco. altra ne verrà da jackson hole.
3) i mercati sono ancora molto nervosi, ma la vola al ribasso si è ridotta, segno che i compratori si sono fatti avanti, e da ieri cominciano a pompare con piu decisione al rialzo. I movimenti sono sempre notevoli, ma mi pare che i volumi entrino piu volentieri al rialzo che al ribasso
Ulteriore stabilizzazione nei ribassi aiuterebbe altre mani a entrare.

alla fine penso che sia meglio comprare che vendere.
fin dove possiamo salire, non saprei ancora.
penso che , per esmpio, il gapdown del dax a 10670 si potrebbe chiudere forse entro la fine della settimana, marcando cosi una candela rialzista imponente.

i dubbi sono d obbligo, la situazione e' e resta molto molto fluida.