News: 1120 qualche riflessione sul perchè il QE della Bce non convince e ogni rally è un sell
(Categoria: News macro e varie)
Inviato da Antonio Lengua
gio 13 novembre 2014 - 11:20:55


qualche riflessione sul perchè il QE della Bce non convince e ogni rally è un sell
Ne parlavamo poco fa con i miei amici traders che hanno volt nella ns chat skype.

un trader di roma diceva
La mia sensazione è che da mesi ormai (luglio) le aspettative per manovre straordinarie BCE si siano scorrelate dagli azionari, hanno prodotto solo rimbalzi o piccoli movimenti (sempre sell the news dopo brevi salite), mentre la correlazione vale ancora per i bonds. BTP e Fib scorrelati ormai (semmai fib correlato più a bond greci per rischio imminente default). Indipendentemente da QE o meno, sembra che mercati nutrano dubbi sulla possibilità che queste manovre straordinarie possano sortire un qualche serio effetto sulla ripresa economica, vogliono prima vedere cammello. Se non ci sarà un chiaro segnale dall'economia reale o segnale che politiche espansive della BCE possano sortire effetto....temo che anche un QE, dopo un momento di euforia, possa essere un altro sell the news. Ci potrebbero essere rimbalzi o false partenze....ma sarà difficile vedere fib sopra 22000 senza segnali di ripresa. Questa l'idea che mi sono fatto

io ho risposto :
io mi ero fatto un film che, al pari del movimento della fed, gli interventi della bce sortissero un analogo effetto sugli indici.
invece la situazione europea  è mlt diversa per tanti motivi 1) divers il meccanismo di trasmissione della pol mon espansiva all economia, da noi inchiodato per via delle banche 2) diversa struttura industriale : da noi in europa ci son troppe riforme ancora da fare e alcuni paesi , ita e fr, sono mlt indietro 3) banche centrali diverse (vedi weidmann nella bce e ultimi articoli di reuters) 4) sistema bancario ttto da sistemare ancora nonostante gli stress test

tutto cio si ribalta sul fatto che news macro brutte EU non creano l effetto "tanto peggio tanto meglio" che abbiamo visto in USA per via dell effetto di quanto detto sopra, con l idea che la Bce sia sempre dietro la curva e in ritardo.
Per questo motivo i mercati approfittano degli strappi sulle news della bce per vendere.
il vero recupero ci sarà solo quando vedramo la ripresa per davvero, come dici bene tu
 insomma, qui non siamo mica in America!

=== aggiungo qui ulteriori riflessioni.

I mercati hanno sempre ragione e ora stanno , appunto, dicendo che vogliono vedere che la ripresa attecchisce in europa
DIversamente dagli USA, da noi ci sono timori non infondati che la disinflazione (dato che per ora draghi dice che non siamo in deflazione) crei un effetto bomba su alcuni debiti tipo l italiano o il greco (ricordo che la grecia sta pagando il 10% sul suo debito...), tale da fare ritornare lo spettro di un break out dell area.
Infatti il meccanismo di trasmissione della prox crisi si potrebbe basare su questi step:
  • 1) la crescita non c'è, la disinflazione diventa vera deflazione, e la bce non riesce a farla ripartire (o i mercati percepiscono questa incapacità)
  • 2) i mercati attaccano i paesi con il debito piu a rischio da una deflazione (quindi debiti che entrano in una spirale di insostenibilità)
  • 3) la traiettoria macro difficile da correggere e invertire nel breve + l assenza di ulteriori cartucce da sparare da parte della bce (credibilità minata da tensioni nel board) + risposte politiche troppo lente (e aggiungiamo, volonta politica ridotta, sopratt in paesi come la germania in cui gli antieuropeisti mettono sotto pressione i governi attuali) creano una tempesta perfetta impossibile da evitare. Che da qui si arrivi al break out dell euro non è automatico, ma sicuramente le tensioni saranno fortissime e la volatilità tornerà a livello del nov 2011.

Non sono purtropo scenari catastrofistici campati in aria. Da pareccho tempo il ns debito è sotto inquisizione a Bruxelles. IN Europa siamo noi l anello debole della catena, e siamo anche troppo grandi per essere salvati.
La deflazione, se non combattuta con armi adeguate, puo' essere il catalyst per una crisi in grande stile.
Per ora, gli arsenali dei mercati sono fermi, e misuriamo il malessere vs il vecchio continente solo come decoupling degl indici (eu vs usa, eu vs jap). I bonds tengono ancora, supportati da attese di QE.
Ci accorgeremo della tempesta in arrivo quando, magari dopo l annuncio di un QE, gli spread periferici - germania cominceranno ad allargarsi senza un motivo catalizzatore evidente.
Speriamo che cio non succeda, perchè immagino fin troppo bene lo tsunami che ci travolgerebbe da li a breve.

La probabilit che questo avvenga è per ora limitata, ma non è da escludere. Non so come si faccia a stabilire in modo scientifico una probabilità, provo a buttarla li : 10%...
Cmq una possibilità c'è, per quanto attualmente ridotta.





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