la retorica piu recente indica una discreta probabilità che le sanzioni che dovrebbero scattare il 15 dicembre non vengano attivate ma piuttosto ritardate o cancellate. Tra postporre e cancellare, c'è una differenza, anche se solo terminologica, visto che trump ci ha abituato a introdurre dal nulla nuove tariffe con la stessa facilità con cui ci alziamo la mattina. Potrebbe cancellarle un giorno, e riproporle 7 giorni dopo.
Un ritardo/cancellazione sarebbe un segnale buono, e mi immagino che il dax possa riportarsi sulla parte alta del range trading, quindi anche sopra 13.300, complice anche una certa stagionalità relativa alla fine anno, xmas rally. poi sappiamo benissimo che il trade deal è semplicmente una tregua armata, con contenuti molto limitati. una riduzione di qualche dazio a fronte di impegni cinesi di acquisto di derrate agricole (trump sta perdendo molto sostegno tra i farmers e non puo permetterselo in vista delle elezioni 2020). quindi bisogna capire questo quid pro quo cosa contiene esattamente : ci sono varie tabelline : 50bn di acquisto di derrate equivalgono a x di dazi tolti. Le ricadute sul commecio internazionale sicuramente ci sono :minori dazi stimolano il commercio e la crescita. Per ora non filtra niente, quindi fare delle ipotesi equivale a arrampicarsi sugli specchi. vedremo piu avanti se i contenuti sono già stati prezzati dai mercati, o se c'è ancora spazio di miglioramento nelle quotazioni. Penso a pelle che siamo ampiamente già nella prima categoria, ma cerco di restare equidistante. |