come io mi sono preparato per combattere il virus sto attuando il piano B definito dalla mia compagna. Sono chiuso in casa , completamente isolato, con mia figlia piccola, mia mamma e la mamma della mia compagna. Si esce una volta ogni 2-3 giorni per fare la spesa.. Usciro' solo io perche le anziane non le faccio mettere il naso fuori dalla porta. I contatti con persone esterne azzerati, ovviamente inclusi tutti i parenti. Non prendo mezzi pubblici, non uso la mascherina ma mi muovo solo quando so che in giro c'è poca gente, mi tengo lontano almeno due metri dalle persone intorno a me. al ritorno in casa mi lavo le mani per 2-3 minuti e disinfetto il cellulare con l alcol (se mi è capitato di usarlo all esterno), e mi cambio i vestiti. La mia compagna, che è oncologa e continua a lavorare in ospedale, non torna a casa da noi. Staremo separati finchè non si capirà che i casi cominciano a diminuire. Un mese? due mesi ? non lo sappiamo ancora. A genova si aspettano ilpicco di infezioni agli inizi di aprile. Se lei si ammalasse, in quanto dottoressa e giovane, ha piu possibilità di uscirne bene, o perlomeno di essere selezionata per essere curata Io ho 56 anni, e , in caso di terapia intensiva, sarei battuto in classifica da chissà quanti altri ppiu giovani.. per non parlare delle due nonne ci misuriamo la febbre due volte al giorno. Prendiamo medicine che rafforzano il sistema immunitario, e teniamo le dita incrociate. La convivenza non è facile, gli scazzi sono frequenti, ma non c 'è altra soluzione. |